La canzone della campana

Mille braccia s’ajutano da questo
Legame al bene social rivolte.
E nell’opra che ferve è manifesto
Il valor delle forze insieme accolte.
Tute fuor che del buono e dell’onesto
Le antiche differenze ora son tolte;
tal che sotto una legge e una fede
artefice ed alunno oprar si vede.
Or pago è ciascheduno del proprio stato,
non s’umilia per beffa e non si offende;
del lavor si fa bello ed onorato;
e condegna mercè dal Cielo attende.
La pompa dignitosa all’uom scettrato
Dall’eminente suo grado discende;
ma vien dalla fatica e dal sudore
della fronte e del braccio a noi l’onore.

Friedrich Schiller
Das Lied von der Glocke
La canzone della campana

Un passo letterario per introdurre il racconto di Gianluca Saveri, presidente dei Campanari di Arrone, ospiti, a Nola, della Associazione Meridies per parlare di arte campanaria.

“Ci sentiamo onorati di essere stati invitati nelle terre, che hanno dato origine al suono liturgico delle campane e, soprattutto, di essere stati scelti per recuperare una delle più importanti tradizioni italiane. L’iniziativa è parte di un progetto di interscambio culturale tra Nola ed Arrone nel nome di San Paolino di Nola, protettore dei campanari e inventore dell’utilizzo dei sacri bronzi per scopi liturgici: essa nasce dopo il successo della manifestazione, tenutasi a dicembre scorso, Suoniamo i campanili d’Italia per sostenere i Diritti Umani, con la quale i Campanari di Arrone, in collaborazione con la Curia Vescovile di Nola, hanno fatto risuonare all’unisono i campanili di numerose città italiane in occasione della Giornata Mondiale per i Diritti Umani.

La delegazione dei campanari di Arrone ha incontrato le autorità locali delle città di Nola e Cimitile per discutere dello stato dei campanili e del loro restauro e si è impegnata a fornire il proprio supporto per recuperare una tradizione, che, probabilmente, ha dato il nome alla regione Campania e sulla quale anche Katia Ballacchin, antropologa, e INCHnet – Comitato per la promozione del Patrimonio Immateriale – conducono ricerche per divulgare l’antico ed importante linguaggio dei campanili che, nei secoli, hanno scandito la vita civile e religiosa degli agglomerati urbani.

Il lavoro di recupero è già iniziato e presto si avranno grandi risultati”.

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